Le Quattro Giornate di Napoli tra arte e storia

10 disegni e 30 pannelli con giornali e foto, tratte dall’archivio fotografico e dall’emeroteca dell’ICSR

Viene ricostruito il contesto degli eventi storici dallo squadrismo (1919) alla liberazione del Paese (1945) evocati dai disegni di Raffaele Lippi e propone, dal punto di vista didattico, un rapporto interdisciplinare tra storia e arte, tra storia nazionale e storia locale.
Dopo aver illustrato le fasi iniziali del fascismo e la tragica sorte di don Minzoni, Matteotti e Gramsci, vittime della persecuzione politica del regime, la mostra rievoca l’ingresso in guerra dell’Italia, i bombardamenti su Napoli, gli scontri e gli eccidi compiuti dai tedeschi dopo l’8 settembre del ’43. L’elemento focale è comunque costituito dalle Quattro Giornate di Napoli (28 settembre-1 ottobre), che rappresenta “l’evento sintesi”, in cui è possibile riscontrare un antifascismo dalle tante forme e sfaccettature, ma ben presente ed attivo all’interno di una società molteplice e diversa, tra i ranghi di una intellettualità prestigiosa e della classe operaia, che nella clandestinità aveva formato coscienze e strumenti di lotta.
A conclusione, la foto della distruzione de fascio littorio, che, collegandosi con la «macabra» ed «ironica» tavola di Lippi dedicata alla Fine del ventennio, rappresenta, con una notevole incisività iconografica, il crollo del regime e la liberazione dell’Italia dalla barbarie nazifascista.

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La mostra è a cura di Giulia Buffardi e Salvatore Lucchese.